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La storia
Il Monte Voltraio e la Villa del Palagione
Castello Monte Voltraio – un luogo storico, significativo ...

 

Già da lontano si intravede il Monte Voltraio
che si erge con la sua forma a pan di zucchero
tra i dolci pendii delle colline toscane.
  Situata sul fianco sudorientale del colle era un tempo chiamata
“Villa Borgo Montevoltraio” e gli edifici originari erano sicuramente integrati nel sistema di fortificazione del borgo.

The Legend of the Mysterious Treasure on Monte Voltraio
 


Miti e leggende popolari, tramandati di generazione in generazione,
accompagnano la storia del Monte Voltraio. Particolarmente famosa è
la leggenda della gallina con i pulcini d’oro che dovrebbe essere nascosta
sul Monte Voltraio. I vecchi volterrani ricordano ancora con piacere
una ninna nanna della loro infanzia che racconta di questo tesoro nascosto.




Duomo di Monza

Lasciamo alla fantasia personale il compito di stabilire se si tratta di una scultura di epoca etrusca o della famosa chioccia con i sette pulcini facente parte del tesoro del Duomo di Monza, quella che Papa Gregorio I (590-604) avrebbe donato a Teodolinda, regina dei Longobardi, come ringraziamento per aver avviato il suo popolo alla religione romano-cattolica.

 

Castello di Monte Voltraio - a lungo sede di un'inespugnabile fortezza

Probabile aspetto di Monte Voltraio nel Medioevo
(dipinto murale di Villa Palagione)

Alcuni tratti dei perimetrali dei vanni interni al cassero

Placito del 12 giugno 967, presso 967 Monte Voltraio

Pieve di Monte Voltraio, capitello

La cima del monte fu a lungo sede di un'inespugnabile fortezza che si sviluppava intorno al popolatissimo Castello di Monte Voltraio.

Ritrovamenti archeologici, resti di mura, colonne e capitelli testimoniano ancora oggi l'imponente grandiosità di quell'importante borgo medievale.
,


I primi documenti che lo citano risalgono al 967 d.C., all'epoca della visita dell'Imperatore Ottone il Grande e ha avuto il suo periodo di massimo splendore come Comune nel XII-XIII sec.

Nei secoli seguenti questa fortezza e il suo borgo furono rasi al suolo in seguito alle continue battaglie.

Volterra era la porta di ingresso alle tanto bramate risorse del territorio come il ferro, l'argento e il sale che costituivano un elemento fondamentale di ricchezza e di potere ma erano naturalmente anche motivo di battaglie e scontri continui.
 

Castello Monte Voltraio – un luogo destinato al declino.
 

Atmosfera medievale sul Monte Voltraio

Scena del film "Cammina, Cammina" di
Ermanno Olmi 1962
  Das "Kastell Monte Voltraio" war während seiner Blütezeit im 12./13. Jh. mit seiner uneinnehmbaren Burg und seinem dicht bevölkertem Ort eine unabhängige ländliche Stadtrepublik (Kommune), zu der zahlreiche umliegende Dörfer und Kastelle gehörten.


Die aufstrebende Gemeinde geriet in die wirtschaftliche und politische Interessensphäre
der rivalisierenden Nachbarstadt Volterra.
 
 
Iscrizione del 1252, posta sulla facciata esterna del Battistero di Volterra, che ricorda l’assoggettamento del Castello
di Monte Voltraio.

 

Mit den Zerstörungen des Ortes durch das volterranische Heer in den Jahren1252 /1262 begann der Untergang. (siehe Inschriftentafel
am Baptisterium)

In den darauf folgenden zwei Jahrhunderten wurde "Kastell Monte Voltraio" zum begehrten Streitobjekt und Austragungsort zahlreicher militärischer Kämpfe zwischen Volterra, San Gimgnano, Siena und Florenz und wurde dadurch endgültig dem Erdboden gleichgemacht.
Seit dem 16. Jh. wurden die
burgartigen Festungsgebäude in der Toskana zu repräsentative Villen umgebaut.
Es ist anzunehmen, dass Teile des heutigen Gebäudekomplexes von Villa Palagione nicht erst seit 1598 bestanden, sondern es Vorgängergebäude gab, die Teile des mittelalterlichen Festungsorts "Kastell Monte Voltraio" waren.

 


Villa Palagione, chiamata prima "Villa Borgo Montevoltraio"


Insieme alla storia del Monte Voltraio si sviluppa
anche la storia di Villa Palagione, chiamata prima
"Villa Borgo Montevoltraio".
La villa e il territorio circostante del Monte Voltraio
erano proprietà dell' importante famiglia nobile
volterrana dei Minucci che è stata responsabile
per secoli degli interessi politici ed economici dei
Granduchi di Toscana in queste zone.

Volterra era la porta d’ingresso alle tanto bramate
risorse del territorio come il ferro, l’argento e il sale:
questa presenza costituiva un elemento fondamentale
di ricchezza e potere ma anche un motivo di
battaglie e scontri continui.


I primi documenti che testimoniano della sua
esistenza la fanno risalire a oltre 400 anni fa,
ai tempi della dinastia dei Medici.

Scrizione commemorativa datata 1598


Villa Palagione- un tempo costruita per una vita sfarzosa

 
 
 

 

 

 







Villa Palagione era residenza estiva e di caccia di famiglie ricche e nobili ed era adibita al tempo stesso alla produzione agricola padronale.

Col passare delle generazioni fu ingrandita, "modernizzata" e adeguata alla mentalità ed allo spirito del tempo fino ad acquisire, tra il XVIII e XIX secolo, il suo aspetto attuale.

La Villa (casa padronale) dispone di numerose stanze e sale: nel piano nobile, il piano centrale, si trovano ancora oggi alle pareti e ai soffitti gli affreschi più belli.


 


Villa Palagione - Salvata al declino e rinvigorita da nuova vita

Chissà se è stato il destino, la fortuna o il caso
che - nella primavera del 1986 – ha voluto che
noi, un piccolo gruppo italo/tedesco di amici,
scoprissimo e acquistassimo Villa Palagione.
Gli edifici e tutta la proprietà erano allora in uno
stato impressionante:i tetti erano per la maggior
parte crollati, i muri e le volte danneggiate.

Molti degli antichi affreschi gravemente danneggiati
da persistenti infiltrazioni d'acqua.La struttura e la forma originarie di alcune stanze non erano riconoscibili. Persino la chiesetta era stata danneggiata e saccheggiata e i rovi ricoprivano quasi completamente le pareti degli edifici e il giardino.

Quando poi, poco dopo la firma del compromesso, il tratto di scale interne che portano all'ala est della villa franò facendo crollare a terra tre piani interi con un boato infernale, si stentava a credere che qualcuno avrebbe mai potuto ridare vita a questo edificio.

I lavori di restauro e di ammoder-namento sono
stati eseguiti nel pieno rispetto della struttura
originale e del suo valore storico che si inserisce nell'architettura toscana di secoli: le stanze e
i soffitti franati sono stati ricostruiti con la
tecnica del soffitto a volte e intonacati con
materiale a base minerale; gli affreschi
distrutti sono stati oggetto di un minuzioso
lavoro di restauro durato anni.

Naturalmente l'intera opera di restauro ha tenuto conto delle esigenze di una infrastruttura moderna
che oltre a fornire le comodità necessarie ai giorni nostri, deve integrarsi con l'ambiente ed essere accessibile ai disabili.


Con l'inaugurazione della nuova sala da pranzo all'interno della villa nel 1996 i lavori principali di ristrutturazione - eseguiti per granparte da
noi stessi – si possono considerare conclusi:
erano così durati oltre dieci anni. Quelli sono
stati per noi anni difficili, ma nonostante tutto
non abbiamo mai perso il coraggio e l'energia.
E ci è chiaro ormai che abbiamo avuto molti
"angeli" dalla nostra parte che ci hanno aiutato
a superare le difficoltà e ci hanno assistitito
nei modi più svariati.